SPUNTI DI RIFLESSIONE

Approfitto del vostro spazio per una breve riflessione, che mi auguro possa poi essere fonte di dibattito e discussione.
Di cosa ha bisogno Pontremoli?
Una domanda forse banale, che un po’ tutti i cittadini immagino si siano chiesti. Ognuno può rispondere come vuole, ciascuno può fornire opinioni diverse: ma su un punto tutti credo possano convergere: Pontremoli ha bisogno di aria nuova. Ha bisogno di freschezza, di vitalità, di rinnovamento. Ha bisogno di facce nuove, ha bisogno di una nuova politica, ha bisogno dell’aiuto di tutti.
Per tutti questi anni a Pontremoli non si è fatta politica, il “palazzo”, anche se fisicamente vicino alla gente, essendo proprio lì nel mezzo della città, mai come in questi anni è stato lontano dal cuore e dagli interessi delle gente. Un distacco che nel tempo è cresciuto sempre più, fino a diventare vera e propria cesura, vero e proprio disinteresse per la città e per il suo futuro, lasciato completamente nelle mani e nella testa di uno, o comunque di pochi.
Pontremoli ha bisogno di essere restituita alla sua gente e i pontremolesi hanno il dovere di riprendersi la loro città.
Il futuro deve cominciare adesso, non può più aspettare.
Tornare a Pontremoli dopo una o più settimane di lontananza tutte le volte si tramuta in sofferenza: una città che è stata nobile, che ha vissuto glorie ed esaltazioni, io credo che si trovi a vivere oggi uno dei momenti più tristi della sua storia, sprofondata in un letargo che rischia di diventare irreversibile.
Dopo anni di personalismi e mancanza di una progettualità d’insieme seria ed efficace, prima di parlare oggi di progetti, di cose da fare, di opere da mettere in cantiere, io ritengo sia prima di tutto necessario scaldare il cuore dei pontremolesi, indurli a partecipare alla vita ed alle scelte della propria città, mettendo in atto quei principi della vera democrazia, troppo spesso citata ma troppe poche volte messa in pratica davvero.
Questo deve essere il primo obiettivo su cui creare le basi di una nuova Pontremoli. Da lì bisognerà poi partire per ripulire l’immagine della città e mettere in atto tutto quanto sarà necessario per restituirle la dignità perduta.